Sorrisi e canestri per la prima giornata di “Marzo in Rosa”
Benevento – Divertimento ed emozioni nel pomeriggio di ieri al PalaParente nell’ambito della prima giornata di “Marzo in Rosa“, manifestazione organizzata dalla Fip di Benevento e riservata alle bimbe appassionate di pallacanestro nate tra il 2007 e il 2009. Il settore minibasket della Miwa Energia Cestistica Benevento ha preso parte all’evento insieme a quelli del Città dei Ragazzi, del G.S. Meomartini , del Basket Benevento e della Magic Team ’92.
Il pomeriggio è stato caratterizzato da giochi e piccole partite per le bambine, ma non solo. C’è stato spazio anche per un gesto del tutto particolare che ha visto protagonista. Il piccolo Paolo Canna del settore giovanile del Basket Benevento, ha ricevuto proprio ieri in dono la maglia dello storico capitano della Miwa Energia, Pietro Iarriccio, che è il suo giocatore preferito.
Paolo, per il recente concorso organizzato dalla Fip dal titolo “Disegna il Minibasket”, aveva consegnato ai propri istruttori Monica De Rienzo e Antonino Di Pasquale un disegno che rappresenta la sua società di appartenenza ma presentava anche uno striscione recante la scritta “Cestistica Benevento” (foto in basso). La cosa aveva incuriosito gli istruttori a cui Paolo ha successivamente spiegato che pur giocando per la Pallacanestro Benevento, la domenica insieme ai genitori si reca al PalaParente per assistere ai match della Miwa facendo il tifo per la Cestistica e per Pietro Iarriccio che ha voluto donargli la sua maglia dopo averlo sfidato in una gara di tiri vinta proprio dal suo piccolo avversario.
Iarriccio non è solo il capitano della Miwa, ma anche l’istruttore dei ragazzini del minibasket della Cestistica Benevento, quindi sa benissimol’importanza di questi gesti: “E’ stato bellissimo, quando l’ho saputo mi sono sentito davvero felice – ammette lo stesso Pietro -; Ho parlato con gli istruttori di Paolo che mi hanno spiegato tutto, a quel punto ci tenevo a conoscerlo perché questa sua sportività è un grande esempio per tutti. Ho avuto voglia di regalargli la mia maglietta perché vedere un bambino felice mi riporta indietro nel tempo, a quando io a quell’età sognavo di riceverla dal mio giocatore preferito. E’ stato un vero piacere”