Benevento – Domenica alle ore 18.30 la Miwa Energia sarà di scena a Parete con l’obiettivo di centrare la terza vittoria consecutiva. Il grande ex del confronto risponde al nome dell’ala Marco Carbone, che nel presentare l’incontro e nel tracciare il punto della situazione in casa sannita ha messo tutti in guardia sulle insidie del prossimo impegno: “Conosco benissimo i nostri prossimi avversari, anche perché tanti di loro sono miei amici. Bisognerà stare molto attenti perché tutti ci tengono a fare bella figura contro la Miwa, ormai siamo diventati una delle squadre da battere. Al di là dell’aspetto legato al calore del palazzetto di Parete, c’è da considerare anche la capacità della squadra che ci troveremo di fronte sul piano tecnico. Non sarà per nulla semplice, anche perché loro hanno già battuto Cava e Forio ed è inevitabile che sognino un altro colpaccio”.
Sul momento affrontato dalla Miwa, invece, Carbone non si mostra sorpreso: “Devo dire che la vittoria su Marigliano, per quanto netta, non mi ha meravigliato. Siamo stati in grado di mettere sul parquet tutto quello che avevamo provato in settimana con sacrificio, forza e concentrazione. Ora direi che possiamo definirci una squadra più che completa perché grazie al mercato condotto dalla società, oltre ad esserci rinforzati qualitativamente, siamo riusciti anche ad aumentare il peso delle rotazioni. Nelle ultime due gare si è visto l’apporto decisivo da parte di tutti, e questo può fare la differenza”.
Bilancio positivo anche sul piano personale: “Sono contento di quanto fatto finora. Probabilmente da inizio 2019 le mie prestazioni sono calate un po’, ma in parte questo è dovuto a un problemino alla schiena che mi trascino avanti da qualche settimana. Abbiamo un roster talmente ampio che quando non sei in giornata ciò che dovresti fare tu lo fa il compagno, e questo vale per tutti. Il coach sta utilizzando molto le mie doti difensive, ma ben venga fare meno punti se in gioco c’è il bene della squadra. Ecco, se c’è una cosa che mi piace del nostro gruppo è che non esistono le cosiddette primedonne. In questo momento abbiamo trovato un equilibrio perfetto, sappiamo di essere temibili per chiunque”.