<< Siamo qui per migliorarci giorno dopo giorno, l’obiettivo rimane quello di migliorare il nostro mondo >>
Nella giornata in cui celebriamo diritti, ruoli, potere e tutto ciò che è donna, non possiamo fare a meno di celebrare una donna molto speciale, soprattutto per la nostra società: la coach Valentina Calandrelli, che ha confermato la sua posizione all’interno della famiglia Miwa per il prossimo biennio.
Una donna straordinaria, orgoglio della nostra società e della pallacanestro del nostro territorio.
Approdata in Miwa circa un anno e mezzo fa, la nostra Valentina Calandrelli ha da subito dato una svolta alle dinamiche in essere, integrando la sua personalità, determinazione e positività nel gruppo. Il suo desiderio di miglioramento e di crescita è di ispirazione per tutti, oltre a essere fonte di diverse iniziative e progetti che hanno come scopo quello di coinvolgere il più possibile i giovani, avvicinandoli allo sport della pallacanestro. Dal progetto giovanile 3T Project al progetto sociale volto al coinvolgimento dei ragazzi con disabilità, la coach è un vero e proprio uragano mosso dalla passione per il basket e dal desiderio di portare l’amore per questo sport il più lontano possibile.
Il percorso professionale e l’esperienza in Miwa – le parole di Valentina Calandrelli
“Il mio percorso sportivo inizia da giovanissima con l’atletica, ma già a 12 anni inizio a giocare a Pallacanestro e da lì è stato amore a prima vista!
Da quel momento in poi è iniziata la mia carriera da giocatrice, che mi ha fatto crescere tanto e mi ha consentito di collezionare diverse soddisfazioni personali. Il passaggio da giocatrice ad allenatrice è avvenuto gradualmente: negli ultimi anni in cui giocavo mi ero già addentrata nelle attività di allenamento delle squadre giovanili; fino al 2013, quando ho preso la decisione di non giocare più per via del mio infortunio al ginocchio che mi causava ormai diversi problemi. Un infortunio però che mi ha consentito di cimentarmi a pieno nel ruolo di allenatrice.”
Un ruolo svolto al massimo delle capacità, che ha portato Valentina a raggiungere diversi obiettivi e costruire una carriera ricca e movimentata, fino a farla giungere da noi.
“Dopo qualche anno di carriera, approdo a Benevento dove ha inizio la mia prima esperienza a livello senior in una squadra maschile, come allenatrice.
Come nella maggior parte degli ambienti, noi donne dobbiamo fare sempre doppia fatica per essere credibili, ma per fortuna qui ho trovato persone magnifiche che hanno agevolato il mio percorso.
Da subito ho trovato un ambiente molto accogliente: dalla prima telefonata con il presidente Michele Zullo e il mio fantastico collega Adolfo Parrillo è stata evidente una predisposizione ad accogliermi. Logico che una volta arrivata qui ho dovuto dimostrare quello che so fare, soprattutto perchè prima di quel momento non ero conosciuta sul territorio come allenatrice, essendo tornata dopo 11 anni. Per fortuna siamo entrati da subito in forte sintonia soprattutto sul da farsi, sugli obiettivi da raggiungere e su come procedere. A oggi, siamo sulla strada giusta, gli obiettivi sono chiari su tutti i piani, tra dirigenti, allenatori, staff del settore giovanile e giocatori.
C’è la voglia di andare tutti nella stessa direzione, questo è molto importante in un progetto sia a breve che a lungo termine. Qui riusciamo a focalizzarci su quelle che sono le priorità comuni a tutti!”
Giovani, crescita e miglioramento
Ciò che ta più a cuore a coach Calandrelli è la crescita comune del basket attraverso il coinvolgimento di ragazze e ragazzi, il fulcro di tutto.
“L’obiettivo a cui tengo maggiormente è la crescita: le prime squadre sono sicuramente un faro per i più giovani; quando sono arrivata qui il settore giovanile era molto esiguo, e abbiamo lavorato molto per accrescere l’entusiasmo tra i ragazzini; oggi ci ritroviamo con un settore giovanile corposo e questa è una grande soddisfazione: un punto di inizio per la crescita di questo sport all’interno dell’intera provincia, perché per far crescere la pallacanestro bisogna muoversi tutti insieme.
Naturalmente io sono proiettata sulla mia società, ma la mia speranza è sempre quella che cresca tutto ciò che è intorno a noi, così che questo sport possa finalmente affermarsi nelle nostre zone.”
Una vera e propria lotta con tutte le forze quella che la Calandrelli attua giorno dopo giorno, in un mondo che prevede ancora tanta strada da percorrere a livello territoriale, sopratutto per le sportive appassionate di basket:
“Il basket femminile in termini di numeri e popolarità è ancora lontano da quello maschile.
Prima di arrivare a parlare di numeri c’è ancora molto lavoro da fare per accrescere l’entusiasmo fra i ragazzi, e per fare ciò bisogna rendere più semplici tante cose che possono aver la capacità di avvicinare le più giovani alla pallacanestro.
Io credo sempre che la linfa siano i giovani: i ragazzi ci sono, tocca a noi adulti, dirigenti e allenatori, lavorare e far sì che in questi ragazzi aumenti sempre l’entusiasmo, attraverso la creazione di proposte e situazioni in grado di coinvolgerli. È questo il senso del nostro progetto in quanto società.
Investire sui giovani, dando loro spazio e coraggio, vuol dire poter affrontare programmi più sostenibili per tutte le società. I giovani saranno sempre la linfa delle società, quelle più longeve sono le società che hanno alle spalle un settore giovanile!”
Tutto ciò diventa possibile quando si ha la fortuna di trovare la forza nella collaborazione con persone che hanno gli stessi obiettivi:
“Io ringrazio veramente molto la società e Adolfo Parrillo, perchè uno dei valori fondanti della mia persona è la coerenza e con le persone che costituiscono la MIWA ENERGIA CESTISTICA BENEVENTO ritrovo questa coerenza in tutto, oltre il profondo rispetto reciproco tra persone prima che tra professionisti.
Siamo qui per migliorarci giorno dopo giorno, l’obiettivo rimane quello di migliorare il nostro mondo, attraverso il lavoro di ogni giorno e ci metterò tutta la forza per riuscirci!”
Donna, sportiva e coach che siamo sicuri darà ancora tanto alla nostra società e al nostro sport. Grazie Valentina!